






Guardo i miei gatti dormire dopo un pomeriggio passato a rincorrersi, giocare e farsi coccolare. Li guardo sonnecchiare beati e penso buon per voi, bambocci, che non capite cosa sta succedendo là fuori, troppo vicino perché noi si possa ignorarlo come siamo soliti fare, buon per voi che vivete di bisogni primari cui sono mamma e papà a provvedere, buon per voi che non vi lasciate divorare dall’ansia e che non passate i giorni divisi fra il timore che le cose peggiorino ulteriormente e la volontà di prestare aiuto in qualche modo. Sì, buon per voi e che possiate continuare a stare come state, ingenui ed ignari, innocenti e spensierati come noi siamo condannati a non esser mai. Quest’incubo mi spaventa e mi angoscia, vorrei essere uno di quegli eroi invulnerabili che si vedono nei film o nei fumetti per rimettere in sesto le cose a suon di cazzotti. Ma sono soltanto una misera umana ed altro non so fare se non preoccuparmi e rinchiudermi nella speranza che tutto si risolva.
Il gioco delle perle di vetro di Herman Hesse
Doctor Faustus di Thomas Mann
L’età verde di Yukio Mishima
I casi clinici di Sigmund Freud
La metafisica dei tubi di Amelie Nothomb
Il pendolo di Faucault di Umberto Eco
Cavie di Chuck Palahniuk
La traiettoria della neve di Jens Lapidus
“…perché non ci comportiamo tutti come fratelli? Perché anche l’uomo migliore è come se nascondesse sempre qualcosa all’altro e gli tacesse qualcosa? Perché non dire subito, direttamente, quel che si ha nel cuore, se sai che non parlerai al vento? Altrimenti ognuno appare più severo di quanto in effetti sia, come se tutti temessero di offendere i propri sentimenti palesandoli molto velocemente.”
-F. Dostoevskij
( Io sono contraria all’aggressione militare da parte di Putin ma non si può cancellare dalle scuole e dalle nostre biblioteche tutto ciò che hanno scritto gli autori russi. Quindi io sono per la libertà della cultura. Condanno Putin e il suo metodo violento ma lasciate stare gli scrittori! Io ho letto Tolstoj e Fedor e tanti altri. Non li si può dimenticare per colpa di un cretino che crede nella guerra come unica via per imporre la sua potenza.)
Ah, dimenticavo, l’opera che preferisco di Fedor è: ” I DEMONI”.
A volte non vorrei essere sensibile come sono perché poi succede che mi emozionano anche le cose più semplici e molto probabilmente insignificanti per tutti. Ieri, l’estetista – una ragazza più giovane di me di qualche anno (che mi fa sempre pensare che la cultura non fa la persona) che su di me non fa grandi guadagni ma è anche la prima che chiamo con costanza perché fino ad un anno fa non chiamavo nessuno e non sapevo neanche cosa significasse avere un rapporto con un’estetista – mi chiede se può dirmi una cosa e io annuisco per poi sentirmi dire, con quelle guance tutte arrossate, “Se non fossi fidanzata, mi piacerebbe uscire con te nel weekend, cioè averti come migliore amica di chiacchiere e di serate sfrenate o tranquille, mi piaci proprio tanto come persona, sei bella!”. Mi ha spiazzata.